L’Asino di Martina Franca potrebbe discendere dalla combinazione di soggetti autoctoni con la razza catalana importata in Puglia in epoca di dominazione spagnola per un connubio dalla resa eccezionale: alta statura, grande robustezza, piacevole mantello baio scuro (morello, con muso, addome e interno coscia di colore grigio). L’Asino di Martina conseguì lo status di “razza asinina” nel 1904 e fu esportato in tutto il mondo anche per contribuire al miglioramento di numerose razze. Dopo la seconda guerra mondiale, coi grandi progressi della meccanica in agricoltura e industria bellica, l’Asino di Martina Franca conobbe un periodo di profonda crisi di immagine e stabilità genetica.