L’Anomato

In un ristretto novero di trascrizioni di quest’opera spicca quella reperita dal Sac. Giuseppe Grassi (Regio Ispettore di Monumenti e Scavi) nel 1924 tra le carte di uno studioso martinese di chiara fama, il botanico Martino Marinosci. L’anonimo autore – L’Anomato – utilizzando nel titolo il sostantivo prosequimento della Storia di Martina e valutando la forbice temporale della narrazione (1745-1770) accende interrogativi sulla propria identità: sarà forse un già noto cronista che ha studiato e commentato i fatti salienti della città? Resta l’importanza del documento che attraversa la società martinese in ogni suo aspetto: politico e amministrativo, storico, religioso, culturale.