Nella presentazione del giurista martinese Giuseppe Chiarelli (1904-1978), presidente della Corte Costituzionale negli anni ’70 del secolo scorso, si legge una citazione ispirata dallo storico Luigi Dal Pane: il valore del libro non sta nel secondare compiacimenti sentimentali degli amanti del natio loco ma nello stimolare a un ripensamento della nostra storia locale, considerata nelle strutture economiche, sociali religiose in cui essa si svolse. Accompagnato da una puntuale bibliografia, il libro di Marinò non trascura alcuna delle forme espressive del popolo martinese: si passa dalle categorie artigianali (ceramisti, fabbri ferrai, fonditori di campane, intarsiatori in legno, muratori e scalpellini) alla citazione di grandi artisti e scienziati martinesi, uomini e donne di religione e politici che, in varie epoche, hanno recato lustro alla loro città. Una pubblicazione di eccezionale interesse – pubblicata nel 1970 – la cui reperibilità è limitata a biblioteche istituzionali o collezionisti.