Da qualunque porta si entri, il centro antico offre, in visioni scenografiche, le stesse figurazioni spaziali: chiese, palazzi gentilizi, case a corte, edicole, archivolti. In ogni rione si colgono, in organica saldatura, l’arte spontanea e la ricerca artistica, con segnali più o meno incisivi in certi spazi, più o meno definiti in certe strutture. Comincia così il viaggio dello storico Michele Pizzigallo nell’identità urbanistica di Martina Franca. È l’identikit culturale di una intera comunità che si esprime attraverso il sudore, la pietra e la martinesità. Un’opera in cui arte e immagini convivono in un rapporto simbiotico analogico che conferisce maggior fascino alla trattazione a confronto con le odierne opportunità digitali. In copertina è raffigurata la miniatura più antica dello stemma di Martina: Cavallo bianco in campo azzurro e Giglio di Francia.